Il 6 marzo, al Centro Professionale del Verde di Mezzana, si è svolta l’assemblea annuale dei soci di JardinSuisse Ticino. In questa occasione, Fabio Forni – il presidente dell’Associazione che raccoglie i professionisti ticinesi del verde – si è espresso sul passato e sul presente della professione, raccontando anche quali sono i progetti per il futuro.
Sig. Forni, l’anno scorso avete festeggiato il 90° giubileo dell’associazione. Com’è stato per voi il 2022?
L’anno appena passato è stato sicuramente speciale, ma non facile. Abbiamo festeggiato con entusiasmo il nostro 90° anniversario, ma la pandemia e la guerra che è scoppiata subito dopo hanno portato molta incertezza tra la popolazione, rallentando l’economia. Inoltre, la reperibilità dei materiali è diventata sempre più difficile e i prezzi di molti prodotti sono lievitati. Fortunatamente, la stabilità politica svizzera ci ha permesso di sopportare abbastanza bene la crisi in atto.
Come avete affrontato questa situazione?
Anche se durante la pandemia le persone hanno riscoperto la bellezza e l’importanza del proprio giardino, la guerra ha sicuramente riportato la popolazione in una situazione di incertezza e nella condizione di non voler spendere molto: il nostro lavoro, per un po’, è stato considerato non strettamente necessario. Per queste ragioni, ci siamo adattati e innovati per trovare nuove soluzioni e, anche se il lavoro è diventato sempre più impegnativo, stiamo cercando di offrire un servizio di alta qualità ai nostri clienti. Questo viene sicuramente percepito: sempre più spesso le persone che si rivolgono a noi preferiscono pagare di più per un lavoro ben fatto e con servizi aggiuntivi piuttosto che andare al risparmio. Inoltre, sembra che con il 2023 la gente abbia un po’ superato quella fase di incertezza legata guerra – che però è purtroppo ancora in atto con tutte le sue implicazioni – e la situazione sembra volgere verso la normalità: sta tornando la voglia di fare nuovi investimenti anche in giardino.
Quali sono le principali sfide che avete affrontato recentemente nel vostro settore?
Oltre alla guerra e alla pandemia, il clima sta cambiando in modo molto rapido e questo sta creando molti problemi sempre più gravi per la natura. Anche in questo caso, comunque, stiamo cercando di adattarci e di innovare per trovare nuove soluzioni, come l’inserimento nei giardini di specie di piante che richiedano meno acqua, oppure soluzioni e prodotti che aiutino ad incrementare il risparmio idrico.
A livello politico ed economico, invece, com’è la situazione e come vi state muovendo?
Dal nostro punto di vista, la politica dovrebbe fare di più per aiutare le imprese, soprattutto attraverso gli investimenti pubblici. Da parte nostra, ci siamo concentrati sul rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro con l’aiuto del nostro avvocato, Luca Cattaneo, per proteggere il nostro mercato e rendere la nostra professione più attrattiva per i giovani.
Come affrontate la concorrenza nel settore del verde e cosa fate per tutelarne il mercato?
Sicuramente il nostro Contratto Collettivo stabilisce delle buone basi, essenziali per combattere tariffe troppo basse che non permetterebbero ai datori di lavoro di adempire i propri obblighi nei confronti dei collaboratori. Queste garanzie ci consentono anche di offrire ai giovani delle buone condizioni di ingresso nel mercato, evitando così la loro “fuga” verso altri settori. Vogliamo che i lavori legati al mondo del verde continuino ad essere attrattivi.
Inoltre, puntiamo sempre sulla professionalità, facendo capire al cliente che lavoriamo per lui, per il suo giardino e nel suo interesse, anche se questo talvolta può significare spendere qualcosa in più. Cerchiamo, infine, di collaborare tra di noi in modo attivo tra di noi, così da fornire sempre un servizio e prodotti qualitativamente elevati.
Di cosa vi state occupando in questo momento?
Dopo aver partecipato con successo agli Swiss Skills del 2022, stiamo lavorando per costruire un centro di formazione moderno e completo per i CI: vogliamo essere sempre al passo con le nuove tecniche e prodotti per offrire un servizio migliore ai nostri clienti e così deve essere anche per chi si avvicina alla professione per la prima volta.
Abbiamo già presentato alla Divisione della Formazione Professionale un progetto di massima del centro e siamo fermamente convinti del fatto che la sua realizzazione ci permetterà di aumentare ulteriormente la qualità dell’insegnamento nei confronti dei ragazzi. La scuola deve essere un esempio per loro, mostrandogli quali sono le attività effettive che si svolgono in questo lavoro e insegnando agli studenti a portarle a termine nel migliore dei modi, anche dal punto di vista delle nuove tecniche e tecnologie.
Come descriverebbe in modo rappresentativo JardinSuisse Ticino?
Penso che una delle frasi più rappresentative dell’Associazione sia il nostro motto: “L’unione fa la forza”. Siamo convinti che le associazioni come la nostra siano essenziali per unire le persone con gli stessi interessi e trovare soluzioni condivise per i problemi della comunità.