Scriveva Oscar Wilde che “la bellezza è una forma del genio, anzi, è più alta del genio, perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell’acqua scura di quella conchiglia d’argento che chiamiamo luna”. Così è proprio questa stagione: l’inverno ormai alle spalle, davanti a noi l’estate, in mezzo una parentesi di rinnovati colori e profumi che sono potente invito a uscire dalle nostre case, trascorrere più tempo all’aperto, magari tra i nostri orti e giardini. Dove iniziare a coltivare e sperimentare, mettere mano a semi e concimi, poi irrigare e imparare a mantenere, trattare e potare. Con l’accortezza che ogni mese ha le sue caratteristiche e peculiarità.
Marzo pazzerello, esci col sole e rientri con l’ombrello
Il mese di marzo, spesso ricco di contrasti climatici, dove l’arrivo della primavera combatte contro le ultime gelate dell’inverno, è il periodo ideale per iniziare con i lavori di ripulitura e preparazione del giardino. Se le temperature lo permettono è possibile ad esempio levare le coperture dalle piante poste al riparo di teli di vario materiale, avendo cura anche di ripulirle da foglie secche e residui di rami; è bene mettere ordine anche nelle zone intorno agli arbusti e agli alberi, levando foglie secche ed erbe infestanti; poi è utile spargere piccole quantità di concime organico aiutandosi con una leggera zappatura per interrare il nutrimento e farlo giungere velocemente alle radici dei vegetali.
Inoltre siamo ancora in tempo nel mettere a dimora alcuni bulbi a fioritura primaverile, lasciando quelli estivi o autunnali al momento in cui le ultime gelate saranno soltanto un ricordo. Durante le prime settimane del mese possiamo invece rivedere alcune zone del giardino, evitando però ancora i rinvasi che richiederebbero molta acqua e costante nutrimento. In questo caso sarebbe utile aspettare qualche settimana, in attesa appunto che le temperature sino più clementi; nel frattempo potremmo praticare i primi trattamenti antifungini utilizzando ad esempio della poltiglia bordolese.
Aprile fa il fiore e maggio gli dà il colore
Per chi ama il giardinaggio aprile è sicuramente il mese in cui le temperature, anche quelle notturne, si alzano vistosamente. È quindi il momento di rimboccarsi davvero le maniche e cominciare ad assecondare piante e fiori che di solito sentono la primavera prima di noi. Se non l’abbiamo ancora fatto, iniziamo quindi a concimarli con una buona dose di stallatico maturo o di concime a lenta cessione ogni 12-15 giorni. Solitamente il mese è piuttosto piovoso e le piante si sviluppano rigogliosamente anche senza l’aiuto delle nostre annaffiature.
Per questo motivo eventuali periodi di siccità, anche brevi, sono i più pericolosi: oltre a spostare in giardino o in terrazzo le nostre piante da appartamento, ricordiamoci d’innaffiarle con abbondante acqua, in modo da sopperire l’evaporazione causata da queste prime giornate soleggiate. Apriamo le finestre delle serre e togliamo eventuali protezioni come gli agritessuti, eventualmente lasciandoli soltanto nelle zone più fresche del nostro Cantone. Per il resto non ci resta che mettere le mani nella terra: mentre le bulbose primaverili sono in piena fioritura, possiamo iniziare a scegliere quelle estive, mettendo a dimora cosmee, nasturzi, alysso e salvia. Ricordandosi di lavorare e concimare bene il terreno, compattarlo vicino al fusto e, naturalmente, innaffiarlo.
Maggio in fiore, gioia in cuore
La natura si è ormai completamente svegliata e le nostre piante stanno già sfoggiando i loro colori più belli. Ormai è tardi per ripensamenti e spostamenti, i vegetali a dimora vanno lasciati dove sono, per evitare stress che li porterebbero a morte quasi certa; è ancora tempo, invece, per nuovi impianti. D’altronde il mese di maggio è foriero di notevoli soddisfazioni: grandi fioriture delle annuali e delle perenni erbacee in vasi, aiuole e bordure, l’esplosione delle rose, colorate e profumatissime. Il clima decisamente mite permette di dedicarsi alla semina anche delle essenze più delicate: lavanda, rosmarino, elicriso, santoreggia.
Fiori e colori che possiamo abbinare per aiuole e bordure, da curare regolarmente mantenendo il terreno sempre libero dalle infestanti, estirpandole o effettuando una frequente sarchiatura. Nei viali, cortili e sulle ampie pavimentazioni possiamo intervenire con disseccanti o diserbanti, pulendo i capolini appassiti e, se già completamente secche, eliminiamo le foglie delle bulbose primaverili. Per tutti gli esemplari giunti alla fine della fioritura è molto utile la somministrazione di un concime ricco in fosforo.